INTRODUZIONE

"Ogni anno, nelle anguste vie del centro storico di Caltanissetta, per la Settimana Santa rivivono antiche tradizioni che, da secoli ormai, risvegliano la città, e fanno ritornare misteriosamente il Passato, creando momenti di meraviglia e di profonda commozione, dove s'intrecciano l'arte e la cultura con una profonda e genuina fede del popolo Cristiano.
Antiche tradizioni che testimoniano la fede e il culto di tanti uomini in tanti secoli, che tuttora sono vissute fortemente.
Questa Settimana che precede la Pasqua è la più intensa per Caltanissetta, dove ogni anno sembra rinnovarsi un rituale salto in altri tempi, facendo rivivere la Passione e la Morte di Gesù, come accadeva tanti anni fa.
Giorni di festa, rumorose processioni ed intensi momenti di corale preghiera avvolgono la Settimana Santa a Caltanissetta, che raccoglie ogni tipo di emozioni, che riescono a sorprendere ogni anno migliaia di persone.

Tuffarsi in questo mondo di anno in anno fa riscoprire le nostre radici, attraverso tutto ciò che i nostri antenati ci hanno trasmesso e che noi abbiamo l'opportunità di rivivere; nella Settimana Santa viene fuori la vera vita del popolo: la sofferenza degli uomini di Miniera, il modo di vivere la Religiosità di ieri, la strutturazione della società del passato e del presente, i mestieri nell'antichità, ricchezza e povertà del tempo, fino a giungere persino ai sentimenti personali degli scultori delle Vare, Francesco e Vincenzo Biangardi, la cui processione è il momento culminante e più intenso di questi giorni.
L'uomo lascia innumerevoli segni del suo passaggio e tutta la storia di Caltanissetta sembra essere misteriosamente raccolta in quella Settimana Santa, colma di riti, di segni, di gesti, di simulacri, di processioni, che ci racconta il nostro ieri".

Sin qui la descrizione della Settimana Santa nissena secondo Francesco Miceli.

Attualmente i riti della Settimana Santa a Caltanissetta sono preceduti dai cosiddetti "Sabatini", sei funzioni religiose in onore della Madonna che si svolgono ogni Sabato di Quaresima.
Nel pomeriggio della Domenica delle Palme si celebra la Festa di Gesù Nazareno, con la processione del simulacro di Gesù portato per le principali vie del centro su una colorata barca di fiori, in dialetto siciliano chiamata "l'abbarcu".
Svoltasi per la prima volta nel 1972 e nella serata del Sabato Santo, la "Scinnenza", Sacra Rappresentazione Vivente interpretata dai giovani della Associazione Teatro della Parola (A.Te.Pa), viene messa in scena nelle giornate del Martedì e Mercoledì Santo.
Con il Mercoledì Santo si entra nel vivo delle rappresentazioni della Settimana Santa.
Protagonista del Mercoledì Santo mattina è la  Real Maestranza i cui rappresentanti delle dieci corporazioni, con il Capitano che rappresenta il popolo nisseno, danno vita ad una serie di rituali che  culminano in una processione Eucaristica che esce dalla Cattedrale.
Il Mercoledì Santo sera si svolge invece la processione delle "Varicedde", ovvero i "Variceddi", piccoli gruppi statuari (realizzati dagli Emma e da Salvatore Capizzi) che riproducono i grandi gruppi che sfileranno il Giovedì Santo, gelosamente custoditi nelle abitazioni delle famiglie proprietarie durante l'anno.
Il Giovedì Santo, sin dalla mattina, vi sono i preparativi per la processione serale delle cosiddette "Vare", sedici imponenti gruppi statuari a grandezza naturale rappresentanti ognuno diversi momenti della Passione e Morte di Gesù (tranne che della "Traslazione", di autore ignoto, tutte le vare sono opera dei Biangardi).
Il giorno più importante per il popolo nisseno è comunque il Venerdì Santo allorchè, in serata, viene portato in processione il "Signore della Città", accompagnato dai "Fogliamari" che cantano la tradizionale "Ladata".
Tutto si conclude con le Celebrazioni della mattina della Domenica di Pasqua.

- Testo iniziale in corsivo tratto da "I Riti della Settimana Santa a Caltanissetta" di Francesco Miceli.
- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione (di seguito).
- Foto (1) e (2) a cura di Walter Lo Cascio.
- Foto (3) a cura di Lillo Miccichè.

  





** Sento il dovere di esprimere tutta la mia riconoscenza al carissimo amico Walter Lo Cascio per avermi concesso di pubblicare su questo sito gran parte del suo materiale fotografico sulla Settimana Santa di Caltanissetta.