Fu così che nel 1883 si ebbe la processione con il nuovo gruppo e con quelli costruiti in precedenza da Giuseppe Alesso.
Ogni vecchio gruppo sfigurava davanti al nuovo, bello e maestoso e così, di anno in anno, si vollero sostituire i vecchi gruppi con dei veri capolavori; numerosi altri ceti contribuirono alla processione, facendo costruire dei nuovi gruppi, sempre dai valenti Biangardi.
Ogni gruppo fu in poco tempo rinnovato, escluso "La Traslazione" che rimase immutato, essendo già stata eseguita a Napoli da un valido artista nel 1853, il cui nome è purtroppo ancora sconosciuto; si suppone che sia il napoletano Giacomo Fittipaldi.
I gruppi che furono costruiti subito dopo "La Veronica" sono:
nel 1884 "L'orazione nell'orto" e "La Cattura", per ordine dei pastai e mugnai e degli ortolani, nel 1885 i gruppi "La Cena" e "La Deposizione" rispettivamente per ordine dei panificatori e dei lavoratori della miniera Tumminelli.
Nel 1886 i due artisti si trasferirono a Caltanissetta ed ogni ceto ne approfittò immediatamente per far sostituire i vecchi gruppi con i nuovi, e così nel 1886 furono costruiti ben tre gruppi, "Il Sinedrio" per ordine della miniera Testasecca, "Il Cireneo", per ordine dei Gessai, e "La prima caduta", per ordine dei contadini, riuniti sotto la confraternita di Santa Lucia.
Nel 1887 Francesco Biangardi fece due progetti, riguardanti "L' urna" e "La Condanna" ma per quell'anno non riuscì a trovare nessun accordo per la loro costruzione. Nel 1888 venne rinnovato dai Biangardi il gruppo de "La Pietà" per ordine del ceto borghesi.
Il 23 settembre del 1890 viene stroncata la vita del giovanissimo Vincenzo Biangardi, che muore proprio a Caltanissetta. Ma non per questo Francesco Biangardi si ritirò dal suo lavoro ... anzi, con i gruppi costruiti dopo quest'anno sono sicuramente quelli con cui il Biangardi ha voluto esprimere il suo dolore: "La Crocifissione" (1891, per ordine dei macellai), "La Sacra Urna" ed "Ecce Homo" (1892, per ordine del clero, dei pizzicagnoli, pescivendoli e fruttivendoli), "L' Addolorata" (1896, per ordine dei venditori di vino e dei carrettieri) "La Condanna" (1902, per ordine dei lavoratori della miniera Trabonella); per quest' ultima si dice che furono "riciclate" statue prese dalla Vara de "Il Sinedrio", da dove due anni prima erano stati tolti nove personaggi per alleggerirne il peso.
Prima del 1893 si portavano ancora in processione i gruppi dell' Alesso: "Gesù incontra la madre" e "Lo Spoglio".
Successivamente furono accantonati perché non erano tali da essere affiancati alle opere dei Biangardi.
Sino al 1886 si portava in processione "Gesù alla Colonna" dell' Alesso, che da quell' anno smise di sfilare in processione.
La costruzione dell'attuale Vara raffigurante "La Flagellazione", commissionata nel 1888 al Biangardi ma completata solo nel 1909 da alcuni discepoli dei Biangardi, fu aggiunta alle altre, raggiungendo il numero definitivo di sedici gruppi.
Ogni vecchio gruppo sfigurava davanti al nuovo, bello e maestoso e così, di anno in anno, si vollero sostituire i vecchi gruppi con dei veri capolavori; numerosi altri ceti contribuirono alla processione, facendo costruire dei nuovi gruppi, sempre dai valenti Biangardi.
Ogni gruppo fu in poco tempo rinnovato, escluso "La Traslazione" che rimase immutato, essendo già stata eseguita a Napoli da un valido artista nel 1853, il cui nome è purtroppo ancora sconosciuto; si suppone che sia il napoletano Giacomo Fittipaldi.
I gruppi che furono costruiti subito dopo "La Veronica" sono:
nel 1884 "L'orazione nell'orto" e "La Cattura", per ordine dei pastai e mugnai e degli ortolani, nel 1885 i gruppi "La Cena" e "La Deposizione" rispettivamente per ordine dei panificatori e dei lavoratori della miniera Tumminelli.
Nel 1886 i due artisti si trasferirono a Caltanissetta ed ogni ceto ne approfittò immediatamente per far sostituire i vecchi gruppi con i nuovi, e così nel 1886 furono costruiti ben tre gruppi, "Il Sinedrio" per ordine della miniera Testasecca, "Il Cireneo", per ordine dei Gessai, e "La prima caduta", per ordine dei contadini, riuniti sotto la confraternita di Santa Lucia.
Nel 1887 Francesco Biangardi fece due progetti, riguardanti "L' urna" e "La Condanna" ma per quell'anno non riuscì a trovare nessun accordo per la loro costruzione. Nel 1888 venne rinnovato dai Biangardi il gruppo de "La Pietà" per ordine del ceto borghesi.
Il 23 settembre del 1890 viene stroncata la vita del giovanissimo Vincenzo Biangardi, che muore proprio a Caltanissetta. Ma non per questo Francesco Biangardi si ritirò dal suo lavoro ... anzi, con i gruppi costruiti dopo quest'anno sono sicuramente quelli con cui il Biangardi ha voluto esprimere il suo dolore: "La Crocifissione" (1891, per ordine dei macellai), "La Sacra Urna" ed "Ecce Homo" (1892, per ordine del clero, dei pizzicagnoli, pescivendoli e fruttivendoli), "L' Addolorata" (1896, per ordine dei venditori di vino e dei carrettieri) "La Condanna" (1902, per ordine dei lavoratori della miniera Trabonella); per quest' ultima si dice che furono "riciclate" statue prese dalla Vara de "Il Sinedrio", da dove due anni prima erano stati tolti nove personaggi per alleggerirne il peso.
Prima del 1893 si portavano ancora in processione i gruppi dell' Alesso: "Gesù incontra la madre" e "Lo Spoglio".
Successivamente furono accantonati perché non erano tali da essere affiancati alle opere dei Biangardi.
Sino al 1886 si portava in processione "Gesù alla Colonna" dell' Alesso, che da quell' anno smise di sfilare in processione.
La costruzione dell'attuale Vara raffigurante "La Flagellazione", commissionata nel 1888 al Biangardi ma completata solo nel 1909 da alcuni discepoli dei Biangardi, fu aggiunta alle altre, raggiungendo il numero definitivo di sedici gruppi.
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- Testo tratto da "I Riti della Settimana Santa a Caltanissetta" di Francesco Miceli.